Resoconto di San Martino 2013
Gentili amiche, cari amici,
in occasione della festa di San Martino vi aggiorno sull’evolversi della nostra comunità di donazione, a partire dal precedente messaggio del 15 febbraio 2013.
Sono pervenute e immediatamente trasmesse a Laura le seguenti donazioni in ordine cronologico:
24 marzo Euro 30,00
25 marzo Euro 470,00
30 marzo Euro 200,00
2 aprile Euro 100,00
16 aprile Euro 300,00
16 aprile Euro 200,00
16 maggio Euro 1000,00
22 luglio Euro 100,00
22 luglio Euro 200,00
29 agosto Euro 100,00
3 settembre Euro 500,00
8 novembre Euro 500,00
Se non ho sbagliato i calcoli (controllate anche voi) la cifra complessiva è di Euro 3.700
(tremilasettecento). Se la sommiamo ai 15.660 versati complessivamente da quando abbiamo avviato,
nel febbraio 2011, la nostra iniziativa, otteniamo la bella cifra di Euro 19.360.
Grazie di cuore a tutti. Il papà di Laura mi ha appena fatto sapere che un improvviso
aumento dei prezzi in Mozambico sta rendendo più difficile la situazione. Io credo che
queste variazioni soprattutto dei prezzi alimentari siano provocate da noi occidentali,
per i motivi che ben immaginate. Pertanto sono sicuro che anche voi vivrete la nostra operazione
come un piccolissimo tentativo di pareggio. Anche perchè vogliamo imitare San Martino. Vi copio
qui sotto la pagina iniziale del terzo capitolo della sua “Vita”, che ci ricorda il suo gesto famoso.
“Così un giorno, non avendo nulla indosso oltre alle armi e al semplice mantello di soldato,
nel colmo di un inverno che si irrigidiva più aspramente del solito, al punto che moltissimi
soccombevano alla violenza del gelo, gli accadde di incontrare sulla porta della città di Amiens
un povero nudo. E poiché questi pregava i passanti di avere pietà di lui, e tutti passavano oltre
senza curarsi dello sventurato, quell’uomo comprese che, siccome gli altri si rifiutavano ad un atto
di carità, quel povero era riservato a lui. Ma che fare? non aveva null’altro che la clamide, di cui
era vestito; infatti aveva già sacrificato tutto il resto in una uguale opera buona. E così, brandita
la spada che aveva alla cintura, divise la clamide a metà, e ne donò al suo povero una parte,
dell’altra si rivestì. Frattanto alcuni astanti si misero a ridere, perchè lo trovarono indecoroso
in quella veste mutilata; molti tuttavia, di animo più saggio, si diedero a gemere profondamente
per non aver fatto nulla di simile, poiché possedendo senz’altro più di lui, avrebbero potuto
vestire quel povero senza ridursi alla nudità. Dunque, la notte seguente, essendosi abbandonato
al sonno, vide Cristo vestito della parte della sua clamide, con la quale aveva coperto il povero.
Gli fu ordinato di considerare attentamente il Signore, e di riconoscere la veste che aveva donato.
Subito dopo udì Gesù dire con chiara voce agli angeli che stavano attorno a Lui: Martino mi ha
coperto con questa veste”.
Un grato e cordiale saluto a tutti!
Mauro Vaccani